giovedì 27 novembre 2014

What about life?


  • Ho detto a mia madre che se proprio mi vuole regalare qualcosa a Natale (io odio il Natale e i regali tra adulti per l'occasione, ndr) mi servirebbe un giubbotto pesante per l'inverno. La sera stessa vedo un giubbotto pesante da Zara bellissimo. L'ho provato davanti a mia madre e mi calzava a pennello. Quando me lo sfilo guardo il prezzo e vedo comparire davanti agli occhi 129€. Ho detto a mia madre che costa troppo e che se prova a comprarmelo mi arrabbio. Conclusione? Mia madre mi ha comprato quel giubbotto come regalo di Natale. Ve l'ho detto, vero, che mia madre è terrona??? Ecco.
  • Tra pochissimi giorni è il compleanno di "ChePalle!" e io sono ancora in altissimo mare, con una barca a remi, dove l'acqua non è blu ma nera e dove la terraferma più vicina è abitata da scimmie modificate affamate (vedo troppi telefilm). Sabato mattina mi porto in giro mia sorella e devo assolutamente trovare qualcosa!
  • Sto provando a fare una piccola spesa ogni sabato per evitare di buttare cibo, ma nonostante questo le uova che ho in frigo sono già di 2 settimane fa e non ne ho ancora consumata una. Perché nel mio frigo il tempo sembra passare velocemente e invece le vacanze natalizie sembrano ogni giorno più lontane??? Damn.
  • Il mio cellulare ha deciso che non vuole più attivare la WiFi. L'altro giorno ho passato una mattina intera a: _ spegnere e accendere, _spegnere, togliere la batteria, rimettere la batteria, riaccendere, _ mettere e togliere flag in tutte le impostazioni di WiFi per vederesecambiaqualcosa, _dire qualche parolaccia in qualche lingua sconosciuta. Dato che il contratto con la 3 mi scade a febbraio, il cellulare deve durare fino a febbraio. CHIARO???
  • C'è tantissimo lavoro in ufficio, ma devo dire che ho anche tantissime soddisfazioni. Piace come lavoro e me lo dicono spesso. Sono molto contenta, ma .... why don't we speak about money, honey???


THAT'S ALL FOLKS! ;-)

giovedì 20 novembre 2014

Pain

"Io ero giovane, furibonda, vorace. Gli effetti del dolore sull'amore sono devastanti: diventi una persona che pensa solo a se stessa, ti senti in credito col mondo, non sai amare. La gente crede che il dolore faccia maturare, io invece penso che chi soffre troppo da giovane non cresca mai.".
D. Bignardi


Si potrebbero dire milioni di cose in merito a questa frase, a favore o contro, ma la verità è che il dolore condiziona talmente tanto le nostre vite da cambiarci completamente nel corso della nostra esistenza. E questo è vero ed è un dato di fatto per ognuno di noi. Nel bene e nel male. Verso il baratro o verso la resurrezione. In un mondo a colori o in bianco e nero.
E la gente intorno a te è lo specchio sul quale la tua immagine si riflette e attraverso la quale capirai la verità. Capirai se, dopo tutto ciò che hai passato, provato e assorbito, il riflesso della gente che ti guarda è quello di un'eterna bambina che è caduta in un pozzo o di una donna che porta al parco suo figlio.

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lunedì 17 novembre 2014

"That all started with the Big Bang!"


Da Serial(issima)Minder quale sono, mi era praticamente impossibile gestire tutti gli appuntamenti con le miliardi di Serie TV che seguo e vorrei seguire tanto che mi ero fatta un file excel in cui avevo creato la mia lista personale con le date dei Pilot in modo da non perderne uno.
Ma anche così, la vita da Serialminder non era facile perché il file excel non ti risolve il problema "A che episodio sono arrivata?", o meglio, magari lo farebbe utilizzando le mille formule che possiede, ma io non avevo né tempo, né sbatti di farlo e quindi, facendo affidamento solo alla mia memoria, ero letteralmente disperata.
Ma adesso ho scoperto che esiste un sito (GRATUITO!) che mi evita tutto lo sbattimento e mi fornisce la pappa pronta. Basta inserire tutte le serie tv che stai seguendo, flaggare le puntate che hai visto di ognuna e il sito fa la meravigliosa magia di riassumerti la tua Serial Situation. La mia vita è cambiata per sempre ed è la seguente:

Ho 316 episodi da guardare, da 15 serie diverse.

Non vi nascondo che mi è venuto un colpo quando ho letto la frase, ma nello stesso tempo ho detto: Che figataaaaaaaaaaa!!!!
Indagando un po' nel sito ho scoperto che, da utente iscritto quale io sono, ti fa anche una statistica generale del tuo Status da SerialMinder ed è risultato che: 

  • In tutta la mia vita ho visto 43 serie tv (pensavo di più ma di sicuro mi sarà sfuggito qualcosa). No, dico: 43!
  • Quelle 43 serie tv sono pari a 2566 episodi. No, dico: 2566!
  • Cazzo, ho passato 2 mesi, 1 settimana, 3 giorni e 9 ore della mia vita a guardarle! E se penso che non ho ancora finito e non finirò mai un po' mi fa sentire una nerd sfigata e asociale.
  • L'ultima serie che ho aggiunto è "Homeland", che non ho ancora visto, e per cui ho deciso di fare un bel respiro e spararmi il recuperone non appena finirò quello di "The Big Bang Theory" (che, tra l'altro, mi sta facendo piegare dal ridere!).Intanto però mi metto un Post-It in testa pregando la mia mente malata di smetterla di voler fare recuperoni altrimenti non ne esco più viva!!!
In conclusione, è uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo no?
Se i SerialMinder come me non hanno ancora visto "The Affair" vi devo dire solo una cosa: siete dei FAKE!!!

Ah, il sito si chiama tvshowmanager, ovviamente.

;-)
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giovedì 13 novembre 2014

God Save The (MY) Fridge

Io odio buttare via le cose. Specialmente la roba da mangiare.
Sono nata con un padre che faceva tre lavori per mantenere la famiglia e di ogni cosa che veniva comprata bisognava goderne al massimo. Di conseguenza anche tutto ciò che era ginnastica per le nostre mandibole non bisognava sprecarla.
Cresciuta con questa educazione e forte del fatto che ormai fossi l’unica componente del mio nucleo familiare, dopo 4 anni di convivenza esclusiva con me stessa (e con “ChePalle!” che va e viene senza regolarità), ovviamente io sono diventata una campionessa a far scadere praticamente tutto. 
E questa cosa mi fa andare in bestia!
Avendo poco tempo per gestire tutta la spesa poco alla volta in settimana, tendo ad andare al supermercato una volta al mese insieme alla mia lunghissima lista della spesa, i miei sacchetti per la spesa e la mia mise per fare la spesa e, una volta a casa, ripongo con scarso ma tentatissimo ordine il supermercato, ehm volevo dire la spesa, negli appositi spazi della mia mini cucina.
Ed è qui che si presenta il problema. Almeno il 30% della spesa RIMANE negli appositi spazi ben oltre la scadenza a causa di impegni come:
- Mamma rompicoglioni che mi stressa che devo andare a mangiare a casa sua almeno un giorno in settimana e il sabato. Voi direte: “Ma scusa, dille che non vai più così spesso e stop.” La mia risposta è semplice, chiara ed assolutamente indiscutibile: Mia Madre è La Classica Terrona (senza offesa ovviamente, è mia madre!!) e NON ESISTE UN NO se non in casi di emergenza\impegni a maggior ragione se si tratta di andar lì a mangiare. Chi ha madri come la mia so che mi capisce perfettamente e mi è vicino virtualmente e mentre mi legge muove la testa in segno di diniego sussurrando: “Non c’è scampo a queste madri!”.
- Nuoto due volte alla settimana proprio durante l’ora di cena e quindi quando torno a casa o muoio sbavando sul divano senza mangiare o schifezzo sul divano guardando X-Factor. Ogni tanto capita che “ChePalle!” viene per cena in quei giorni e allora in parte il frigo è salvo perché cucina!!
- Aperitivi, cene e\o inviti a casa d’altri. Imprevisti che arrivano tendenzialmente quando, proprio la stessa mattina, ti eri ricordata di tirare fuori la carne dal freezer per la sera. Dio, se quei pezzi di carne potessero parlare …..

Insomma , per farvi un esempio, questo mese sono riuscita a buttar via:

2 uova
1 melanzana (e dire che ne avevo presa solo una proprio perché non volevo rischiare di buttarne via, appunto!)
1 pezzo di burro
1 mozzarella
Qualche patata
1 confezione di insalata
Mezza confezione di gorgonzola


Detto questo, se mio padre venisse a sapere tutto ciò, sarei una donna morta!!!
Che posso fare per ottimizzare il tempo e salvare il mio frigo da una fine crudele?
Help!


martedì 11 novembre 2014

Love Dinner

Eh insomma, c'è una ragazza che viene in piscina con me che è in gamba. Single, ma in gambissima. Non demorde mai, organizza viaggi. E' la classica tipa "iolecoselefaccioanchedasola" (si è appena prenotata un weekend da sola a Valencia), ma è anche una tipa da "unragazzomipiacerebbetanto" (infatti prova ad uscire con un sacco di gente ma non è fortunata).
Fatto sta che qualche mese fa avevo organizzato una serata in cui l'ho portata fuori a bere insieme ai miei amiconi, ma diciamo che non è partita nessuna particolare scintilla da parte di nessuno.
Poi, un paio di settimane fa, parlando con lei, viene fuori il nome del mio amico Andrea in un modo che mi fa capire che lei lo crede il mio fidanzato (a breve le spiegherò tutto, datemi tempo!).
Io devo aver fatto una faccia tipo "areyoufuckingkiddingme?".
"Ma guarda che Andre non è il mio ragazzo?" specifico io.
"Davvero? Io credevo fosse il tuo ragazzo!" dice lei.
"Veramente è il mio migliore amico!!" e rido.
"Cavolo, io pensavo che fosse il tuo Lui. Tra l'altro è veramente carino!!" sottolinea lei.

Tempo zero, apparecchio un'altra serata con lei e i miei amiconi per lasciare che l'amore faccia il proprio corso. Accenno qualcosa ad Andre dicendogli che ha fatto colpo e lui, impassibile come il solito uomo che non deve cedere mai, mi dice che non se la ricorda e che blablabla ho perso interesse.
Andrea, per me, è il ragazzo perfetto ma io lo amo incondizionatamente quindi non conta il mio giudizio perché tendo sempre a pensare che lo debbano venerare tutti, o quantomeno tuttE. Lui lo sa e quindi cerca di calmare questa mia foga nel cercargli una donna. :-)
La serata, ieri, procede. Nessuno bacia nessuno, nessuno lascia da solo nessuno, stiamo tutti insieme, ci divertiamo e ovviamente le birre si prosciugano sempre troppo presto. Le chiacchiere scivolano via sempre più velocemente e, alla fine, la bella serata termina.
Torno a casa contenta, come tutte le volte che passo la serata insieme a loro, i miei amici di sempre, quelli di cui non potrei proprio fare a meno perché parte di ciò che ero e di ciò che sono diventata ora.

Mentre torno a casa, sento il knock knock del mio telefono.
E' Andre.

"Sai che potrebbe interessarmi???"

Sorrido.
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giovedì 6 novembre 2014

It's all an Eat Eat = E' tutto un magna magna.

Pensavo di essere una delle poche sfigate che in questa azienda non avesse mai avuto una promozione a livello di doblone, cash, soRdi, stipendio che dir si voglia.
E invece no. Basta aprire un attimo gli occhi e mi accorgo che, cazzo, siamo in tantissimi!
Dopo quattro anni passati a farci il culo su un progetto che alla fine funziona e funziona grazie a noi, nessuno … ripeto … NESSUNO è riuscito ad ottenere una gratificazione in senso monetario che potesse in qualche modo farci dire: “Cazzo, almeno ne è valsa la pena dopo tutto 'sto sbattimento!”.
Ho detto nessuno? Ho detto una cazzata.
Perché in realtà, come del resto the Italian Business docet, qualcuno ci è anche riuscito ad ottenere dei grandi riconoscimenti non solo sul conto corrente, ma anche gerarchicamente. Ma indovinate un po’? Sono sempre i soliti (IG)noti! Sapete, quelli che già prima guadagnavano l’impossibile, con auto pagata, benzina pagata, sti cazzi pagato, e adesso hanno anche chi gli fa il bidet e gli ruga il caffè. Non mi stupirei se avessero anche in regalo il pacchetto “Massaggio con Happy Ending” incluso nel contratto.
Alla faccia della crisi, chi ne ha più bisogno (e diciamocela tutto se lo merita) rimane con le tasche vuote e tanta, … ma tanta, …. tantissima delusione.
Io ho la fortuna di essere giovane. Mi hanno dato un lavoro che mi permette di avere più visibilità (nonostante il lavoro sia triplicato aggratis). Posso provare a continuare ad avere la speranza che un giorno forse anche a me verrà riconosciuto qualcosa.
Ma poi mi guardo in giro e vedo tante facce che un tempo avevano la mia stessa speranza e che sono state messe da parte senza nemmeno un grazie e inizio a credere che la speranza non porti da nessuna parte, che la vita è dura e che non bisogna mai aspettarsi niente da nessuno ma limitarsi ad apprezzare ciò che si ha e tenerselo stretto.
Tutte robe banalissime che pure la nonna ci diceva quando eravamo piccoli, ma vi prego di perdonare la banalità di questa frase a fronte di ciò che sto per dirvi.
Per me è tutto vero quello che ci dicevamo le nostre nonne.
Ieri sera sono uscita dal lavoro amareggiata per la tensione e la delusione e la mancanza di gratificazione generale che si respirava in azienza tanto che ho spento anche la radio perché nemmeno La Pina e Diego riuscivano a consolarmi.
Poi arrivo a casa di mia sorella … “Zizzi!!!”, sento chiamarmi. Mi giro e vedo arrivarmi tra le braccia una cuccioletta con mezzo moccolo al naso che zampetta indossando le infradito con le calze.

E, ve lo giuro su Dio, ho dimenticato tutto.

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lunedì 3 novembre 2014

La Mortisia che conosco io ha l'accento sardo.

La notte di Halloween arriva solo al secondo posto nella Top List delle feste che odio di più.
Carnevale credo che non lo batterà mai nessuno. L'ho sempre odiato anche da bambina e sempre lo odierò.
Le feste in costume sono terrificanti anche quando non è Halloween. Non mi divertono e vorrei prendere a sberle tutti gli zombies che incontro per strada.
Quest'anno, invece di barricarci in casa e a non farci vedere da nessuno (rischiando peraltro che qualche bambino venisse a bussare alla nostra porta bramando caramelle che sono nostre), abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso e, senza volerlo, rimanendo comunque in tema.
Ci siamo armate di biglietti della metropolitana e ci siamo dirette al Teatro della Luna perché lì c'era una famiglia un po' strana ad attenderci: La famiglia Addams - Il musical.
Le musiche e gli arrangiamenti erano davvero molto belli anche se la parte cantata non sempre era eccezionale. Mercoledì e il fratello non erano quasi mai precisi e a tratti urlavano troppo.
La storia è molto divertente. Mercoledì è ormai grande e si innamora di un ragazzo normale che la rende più romantica, dolce e in vena di matrimonio invece che cupa e cattiva. Questo, ovviamente, fa girare le palle alla nostra Geppi Cucciari, ehm, volevo dire Mortisia.
Insomma se siete dei veri amanti dei musical, questo spettacolo fa al caso vostro.
Non aspettatevi un musical alla "Priscilla, la regina del deserto" o "Dirty Dancing" o "La Bella e la Bestia" dove cantate e ballate di brutto su canzoni a voi note.
Qui parliamo di una serie tv che è stata trasformata in musical. Quindi parliamo di canzoni che non conoscerete, saranno completamente nuove, inedite e protagoniste per almeno il 95% dello spettacolo.
Se questo tipo di messa in scena non fa al caso vostro ma vi piace tantissimo la Famiglia Addams, io vi consiglio di guardarvela a casa vostra, in dvd.
Se invece avete voglia di sentire qualcosa di nuovo e divertente fatto in musica e vedere una Mortisia con l'accento sardo, beh, allora è proprio il caso di comprare il biglietto!
Una bella scoperta? PierPaolo Lopatriello. Nello spettacolo è Zio Fester. E' straordinario. Lo amerete!

:-)