giovedì 6 marzo 2014

Sbucciamoci le ginocchia.

Dopo aver speso ben 23 eurini per comprare il libro "Shantaram" a mia madre per farglielo leggere, ho deciso che per la festa della mamma le regalo l'ebook altrimenti faccio fuori uno stipendio solo per mantenerle i libri che legge.
Tenendo conto che leggo veramente tanto, devo dire che l'ebook mi ha salvato da un crollo economico quasi certo e sicuramente questo è uno dei motivi per cui non solo io lo trovo utile ma anche il resto delle persone che, seppur preferisce la carta, utilizza il giocattolino elettronico.
La tecnologia è una brutta bestia perché, per quanto possa essere stata creata per scopi più che intelligenti e lodevoli, noi essere umani sminuiamo sempre tale scopo rendendolo futile, utilizzandola nel modo più banale e stupido possibile.
A casa di mia sorella non vi sono elementi elettronici a parte quelli indispensabili come il cellulare o il computer. Non ci sono Wii, Nintendo, PS3 o tablet. Vietatissimi.
Questo soprattutto perché mia sorella è rimasta scioccata durante la settimana bianca in montagna quando i bambini del gruppo la sera, invece di giocare tra di loro, rimanevano seduti sulle sedie a giocare da soli con i tablet.
Asia, quando è tornata dalla montagna, ha comunicato alla famiglia che per il suo prossimo compleanno vorrebbe un tablet.
Ovviamente.
E ovviamente no.
Perché, e non lo dico perché è mia nipote (ma se la chiamiamo Baby Alien un motivo ci sarà), Asia è capace di giocare con qualsiasi cosa con chiunque e da sola. Fin da piccola aveva e ha l'abitudine di animare qualsiasi cosa, da un semplice bambolotto ai broccoli. Sì, sì, ho scritto bene: i broccoli. Li anima, dà loro una voce e li fa vivere.
Mi piace vedere Asia che si sporca usando la colla e usa le forbici che son più grandi di lei perché "zia, facciamo insieme la bandiera di Londra così l'appendo in camera?".
Mi piace vederla perdere un sacco di tempo dietro ad un semplice pongo chiamandoti entusiasta ad ogni nuova creazione.
E mi piace quando mi chiede il telefono per giocare ad un giochino e ci gioca per un po' ma poi ti dice: "Zia andiamo a giocare insieme?".

A volte basta poco o niente per divertirsi. E sono sicura che, se glielo insegniamo con naturalezza, i bambini preferiscono giocare in cortile sbucciandosi le ginocchia piuttosto che usare solo le dita davanti ad un oggetto inanimato.

La stessa tecnologia, lo stesso Google, quando digitiamo "kids playing" nel motore di ricerca delle immagini, ci mostra solo bambini con altri bambini che giocano in un prato o in una casa piena di giochi. No tablet e no cellulari. Solo aria, natura, fantasia e la loro innocenza.



7 commenti:

  1. Uff...pure qui si mangiano i commenti? Ben ritrovata! :)

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  2. Sai cosa credo? Che nessuno sappia più coinvolgere i bambini, perennemente distratti dal trillo del cellulare.
    Oggi io amo quando perdo le chiamate. Significa che ancora non ne sono del tutto schiavo.

    Moz-

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  3. Ti chiedo scusa Myp, so di aver esagerato e di essere andato "fuori le righe".
    Attraverso un momento non certo felice della mia vita e talvolta reagisco così, ad Mentula canem, salvo poi pentirmene quando la frittata è fatta.
    Il brutto di tutto questo è che me la prendo con le persone a me più vicine (e tu, anche se virtualmente, lo sei), mentre gli estranei, che non mi mancano, li lascio perdere.
    Non è un buon segno e ti chiedo ancora umilmente scusa.
    Un caro saluto Myp dal balordo che non dimentica mai quanta gioia mi hai donato nei giorni di tutti questi anni.
    haffner

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  4. io credo che alcuni bambini si lascino prendere più di altri, e forse Asia anche se avesse un tablet in casa ci giocherebbe molto poco. comunque io certi aggeggi li regalerei solo a età più avanzata... per esempio il figlio del mio moroso gioca con il tablet, ma è del papo, e se al papo non fosse arrivato per via del lavoro non ci sarebbe nemmeno.. sì, giocherebbe con i cellulari o con il pc, ma comunque giocherebbe meno. se fossi sua mamma lo farei giocare anche meno di quel che lo lascia giocare lui, ma per lo meno non lo lascia solo a se stesso ma gli chiede di mostrargli quel che fa e a lui piace comunque giocare e mostrare e stare in tua compagnia mentre gioca, che già mi sembra positivo (e quando piove tanto un diversivo in più non fa male). però anch'io sono una grandissima fan delle ginocchia sbucciate!

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  5. Brava Elo, anch'io con mio figlio (che vabbè non ha ancora tre anni) adotto questa politica. E'molto sveglio e, ovviamente, è attratto anche lui dalla tecnologia, a partire dal pc (sa l'intero alfabeto e si diverte a scrivere le lettere con Word) per continuare con il cellulare e giochini vari, il suo preferito è il Pou, l'animaletto da accudire tipo Tamagotchi.
    Io però cerco spesso di sviarlo da queste cose, preferendo giochi all'aria aperta e sano sport, lui adora giocare a calcio, disegnare, guardare libri e ama i giochi creativi.
    Sono felice che ci sia qualcuno che, come me, ritiene che i pargoli debbano crescere "alla vecchia maniera" cioè come siamo cresciuti noi, a giocattoli e soprattutto AMORE.
    Conoscendoti di persona poi apprezzo ancor di più i tuoi post perché so che la ragazza che traspare sei proprio tu, la Elo di sempre, intelligente, vivace e pazzoide, già ti immagino con tua nipote.....
    Baci Bea

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  6. io leggo solo di una zia bellissima, innamorata della sua nipotina <3

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