martedì 5 maggio 2015

Il brufolo di una vita perfetta.

Il problema è il tempo.
Difficile in questi mesi trovare il tempo per scrivere.
Difficile, ma non impossibile e allora ogni tanto sbuco fuori dal mio bunker, smetto di parlare di numeri e provo a parlare di emozioni.

Ho scoperto che son passati sei anni da quando io e "ChePalle!" stiamo insieme e le sensazioni sono contrastanti, perché si sente il peso di tutti e sei ma si sente anche la leggerezza del conoscersi talmente tanto da sentirsi al sicuro. Sensazioni contrastanti perché ti fa incazzare se stenta ad abbracciarti per scherzare a farti gli auguri, ma poi ti cerca le mani davanti alla tv per farti sentire che c'è, ... nonostante tutto quello che ci distingue, che ci allontana e che poi ci riavvicina.
La sensazione che descrivo è in bilico tra il non avere mai la sicurezza che sia veramente la nostra direzione quella dello stare insieme e la certezza che è proprio questo che ci rende più unite.
Ho scoperto che la musica soul suonata dal vivo è una roba fichissima, della serie che torni a casa e vorresti imparare a suonare tromba e violoncello in una notte sola. Se fossi nata in un'altro decennio, molto probabilmente sarei stata una fan sfegatata di Mr. Stevie Wonder, avrei imparato a suonare il pianoforte durante l'adolescenza e oggi, a 32 anni, magari farei parte di una band che suona nei locali blues di Brooklyn come secondo lavoro.
Solo il pensiero mi fa venire voglia di morire e rinascere per poter ripartire da zero con la testa di oggi.
Se solo fosse possibile ... non che rinneghi la vita che faccio ma ogni tanto mi piacerebbe arrivare a sera, rimboccarmi le coperte distrutta dopo una delle tante giornate di una vita che mi fa sentire piena e realizzata.
Sì, lo so. Essendo una donna, nonostante una vita perfetta troverei comunque qualsiasi altra cosa per cui lamentarmi: tipo un brufolo che mi è sbucato proprio in mezzo alle sopracciglia.
Perché la verità è che noi quel brufolo lo vogliamo. 
Non ci basta la vita perfetta. La vita perfetta senza brufolo ci annoia terribilmente.




martedì 14 aprile 2015

Persino il dolore più atroce si addomestica.

Sono tornata da Liverpool con la smania di imparare gli accordi di alcune canzoni dei Beatles e provare a suonarle alla tastiera.
Lì, a Liverpool intendo, mi sono comprata un loro cd nel Fab4Store ufficiale perché lo volevo e lo volevo prendere lì. Non volevo tornare a casa senza di loro.
Mi sono emozionata come una bambina entrando al The Cavern, luogo intimissimo dagli spazi limitati in cui i Beatles si esibivano ai loro esordi, quando ancora nessuno li conosceva se non la loro città madre.
Sono tornata depressa, solito umore dai vari miei rientri post-Inghilterra in cui mi chiedo con fare critico nei confronti di me stessa: "Perché cavolo non sto vivendo là?".
Poi quando torno e mi sento dire: "Riusciamo a stare un po' insieme solo il sabato, Zia.", mi rendo conto del perché non sto vivendo là.
Ieri sono andata ad ascoltare Carmen Consoli dal vivo, dopo quasi otto anni che non andavo. 
Dopo otto anni posso dire che il suo è uno dei concerti che, a livello di cardio-palpitazioni, mi emoziona di più. Ascoltandola live ritrovo i miei più segreti sentimenti, le mie più fragili e introspettive sensazioni che spesso è difficile tirar fuori. Pochi lo sanno fare, a volte non lo so fare nemmeno io.
Carmen ci riesce sempre.

E' pazzesco quanto io ami la musica e quanto la musica ami me.
E' una sintonia imperfettamente perfetta.


"Guarda l'alba che ci insegna a sorridere.
Quasi sembra che ci inviti a rinascere.
Tutto inizia,
invecchia,
cambia forma.
L'amore tutto si trasforma.
Persino il dolore più atroce si addomestica."

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lunedì 2 marzo 2015

A Crazy little thing called LIFE.

Periodo molto incasinato per me.
Ma per fortuna non solo in termini lavorativi.
Il progetto su cui stiamo lavorando in ufficio è complicato ma fattibile e quindi tutte le mie energie fisiche e mentale sono tutte concentrate lì. Sperando che ne venga fuori qualcosa di buono (anche in termini economici).
Nel frattempo però mi sono riempita la vita anche al di fuori delle quattro mura dell'ufficio.
Mi sono data alla cucina. Una mattina mi sono alzata e ho detto: faccio gli gnocchi! E così è stato.
Se tenete conto che cinque anni fa, quando sono andata a vivere da sola, non sapevo manco farmi un po' di sugo, e adesso mi metto ad impastare con le mani tutte bianche di farina è un grande passo. Ma la cosa che ho scoperto è che mi piace da morire. Mi diverte provare cose nuove. Non ho nè il fiuto, nè l'istinto e nè la fantasia dei grandi chef, io mi limito a scopiazzare quello che fanno gli altri e che leggo nelle ricette e mi va bene così.
Ah, gli gnocchi erano buonissimi. E se volete farmi una virtuale pacca sulla spalla io sono felice! :-)
Oltre ad essere in attesa dei concerti della Carmen e di Irene Grandi, sono appena stata a vedere JAx. Non sono una a cui importa il genere musicale o il personaggio quando si tratta di musica dal vivo. Sentire gli strumenti live è la cosa che più mi piace e devo dire che la band di JAx non era niente male. E lui è molto simpatico.
Un'altra cosa fighissima che farò e l'andare a vedere il "Rocky Horror Picture Show". In inglese. 
Scodinzolo al sol pensiero. E' da una vita che voglio andarlo a vedere e finalmente potrò scatenarmi sotto le note di "Time Warp" agitando mani e gambe in modo assurdo e a tempo di musica! :-D
Liverpool è alle portissime e io non ho ancora guardato per bene come, dove e cosa visitare. In questi giorni mi sto ascoltando anche un po' di Beatles per entrare nel mood giusto.
Di recente ho scoperto che esistono questi "Free Walking Tour" in tutte le più grandi città del mondo che sono organizzate da gente del posto, che vive lì, e che si offrono di portarti a fare un giro a piedi in giro per la città. Sono giri a volte turistici ma a volte no, ti portano in posti poco conosciuti ma meravigliosi e di questi Tour me ne hanno parlato benissimo. Non si pagano, ma puoi dare loro un'offerta una volta concluso il giro.
Insomma, devo capire se esistono anche a Liverpool. Mi spiace di averlo saputo solo ora, perché un Free Walking Tour a Dublino sarebbe stato davvero stupendo da fare considerando che la città non è grandissima ed è una città che invita tantissimo a girarla a piedi.

Vi bacio e vi abbraccio, sperando di riuscire a tornare in maniera più costante il prima possibile.

Smuack!


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lunedì 16 febbraio 2015

Week recap!

"ChePalle!" è caduta a lavoro e ora ha il tutore al braccio destro da una decina di giorni.
Conclusione: la scarrozzo ovunque e si esce ovviamente poco perché è chiaramente dolorante.

Fortuna che si è fatta male durante la settimana di Sanremo, quindi non è che mi sia pesato più di tanto il fatto di rimanere a casa senza mettere il muso fuori. Cinque giornate di Sanremo che si sono concluse, come ogni anno a parte l'anno scorso, con la non vittoria di chi piaceva a me.
Conclusione: ho voglia di mettere il becco fuori di casa per disintossicarmi dalla televisione a cui non sono per niente abituata.

Col fatto che c'era Sanremo ovviamente ho abbandonato le mie serie tv e se prima dell'inizio della Kermesse il mio sito gestionale mi diceva che avevo 198 episodi da guardare, oggi mi dice che ne ho 250!!! Proprio ieri "ChePalle!" ed io ascoltavamo un programma che diceva che guardare serie tv sta diventando una dipendenza che genera un disturbo patologico. "ChePalle!" mi guarda e dice: "Io te lo dico sempre che non sei normale!".
Conclusione: cominciare a pensare di eliminare qualche serie tv dalla playlist altrimenti divento pazza.

La mia società ha firmato un contratto con Radio Italia per dieci concerti di Radio Italia Live che è proprio di fronte la mia società.
Mi sono fatta mettere in lista in un paio di quei concerti. Bisogna approfittare di queste cose no?
Conclusione: vado a vedermi Irene Grandi dal vivo e sono molto happy.

Sabato ho comprato il biglietto per Carmen Consoli. Mi sa che alla fine non sarò sola perché so che lì troverò gente che conosco a cui molto probabilmente mi aggregherò. 
Conclusione: da una parte sono contenta ma dall'altra mi piaceva l'idea di andarci da sola. Ci sarà sicuramente un'altra occasione.



venerdì 6 febbraio 2015

No one told you life was gonna be this way!

Manca meno di due mesi al mio viaggio a Liverpool e proprio ieri ho scoperto una cosa che mi fa scodinzolare come solo i veri "CULT Serialminders" potrebbero.
Ho scoperto che a Liverpool c'è un locale che si chiama Central Perk.
Sì, è il nome del locale in cui i nostri Friends Newyorkesi degli anni '90 si ritrovavano a dire stronzate seduti sul divano a bere una quantità preoccupante di caffè.
E sì, il locale è identico ... ripeto ... IDENTICO a quello reale. Dalla foto qui sotto si può notare quanto sia incredibile la somiglianza:



E se ancora avete dei dubbi in merito qui di seguito la foto degli studi Hollywoodiani in cui è stata girata la serie ambientata nel locale:



Cioè, nessuno mi impedirà di sedermi su quel divano. NESSUNO!!!
Volevo solo condividere la mia felicità con voi.


Buon Weekend, cari miei bloggers F•R•I•E•N•D•S. :-)


mercoledì 4 febbraio 2015

A lonely Togetherness!

Mi sono talmente abituata a fare le cose da sola, che adesso ci sto davvero prendendo gusto.
Non so quanto sia positiva o meno come cosa, ma per il momento mi prendo solo il buono.

- Sabato scorso sono andata a fare la prova di FitBox da sola. Mi sono sentita molto fiera di me, perché solo qualche anno fa ci avrei rinunciato solo per il fatto che con me non veniva nessuno. E invece, nel 2015, ho tirato dritto e sono andata comunque a fare qualcosa che mi andava di fare.
- Ho sempre odiato fare la spesa, soprattutto da sola. Perché è scomodo, e mi girano le palle quando non riesco a portare tutti i sacchetti in una sola volta.
Non è che adesso non sia più scomodo o che io mi diverta, ma ora mi sono costruita il mio piano tattico grazie al quale non sento più il peso della solitudine al supermercato. Mi trovo così bene con il mio piano che quando ogni tanto viene anche "ChePalle!" mi incasino e mi sembra di perdere di vista l'obiettivo.
- Quando "ChePalle!" non viene da me a dormire, spesso e volentieri andavo da mia madre a mangiare oppure prendevo un pezzo di pizza da qualche parte e me la ficcavo in bocca velocemente. Invece ora preferisco starmene comunque a casa mia, prepararmi da mangiare e godermi la mia cena con davanti un bel bicchiere di vino o una Tennent's bella fresca. Mi piace prendermi il mio spazio sul divano e prepararmi la postazione per una serata fatta di TV spenta e libro aperto o di serie tv.
- Ora in ballo per aprile c'è il concerto di Carmen Consoli e non so se riuscirò a trovare qualcuno con cui andare, ma se non dovessi riuscirci ho deciso che ci vado comunque. Anche da sola. Perché io voglio andarla a vedere e non vedo perché dovrei privarmene solo perché non ho un accompagnatore.
Sono molto fiera di me quando lo dico, non oso immaginare quando lo farò davvero! :-D

Poi c'è la mia vita in coppia, che ha i suoi alti e i suoi bassi come sempre e come tutte le coppie, ma per cui combatterò sempre e a cui voglio credere che non rinuncerò mai.
Domenica abbiamo invitato a cena Asia&Family ed è bellissimo vedere quanto LaNana sia pazza di "ChePalle!". La adora in un modo così naturale che ancora oggi, dopo 6 anni, mi commuove.
Vederle entrambe davanti alla tastiera nel tentativo di suonare insieme mi ha fatto sperare che niente di tutto quello che ho cambierà mai.

Perché io amo la mia vita, così com'è.
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lunedì 26 gennaio 2015

I'm a motherfxxxer 90s bitch!

Gli anni '90!!! Io sono pazza degli anni '90, e se penso a come ero io negli anni '90, anche durante gli anni '90 ero pazza degli anni '90.
Piena adolescenza in cui le mie orecchie hanno cominciato a capire che quel bellissimo suono che sentivano intorno erano accordi musicali. M-U-S-I-C-A. Mi sono avvicinata alla musica un passetto alla volta, piano piano, affamata di tutto ciò che quegli anni mi regalavano.
Se ora mi ritengo una ragazza senza genere musicale, negli anni '90 ero anche peggio.
Passavo da Dave GrohlMariah Carey come se parlassero la stessa lingua. Senza sapere ancora che Dave era il batterista dei Nirvana e che Mariah Carey sarebbe diventata la nuova Whitney bianca.

Parlo degli anni '90 perché l'altro giorno in radio si parlava delle Boy/girlband di quegli anni nei quali 5 ragazzini di diverso stile e colore, messi insieme, riuscivano a raggiungere dei record nelle classifiche di vendita che oggi nemmeno Katy Perry riuscirebbe ad immaginare.
Così ho deciso di stilare una Top 10 delle canzoni degli anni '90 che hanno inciso particolarmente nella mia vita. La classifica fa capire perfettamente il fatto che io fossi ferma ad un bivio musicale di genere e che non avevo nessunissima intenzione di scegliere.
Come ora, d'altronde.

10. OASIS - Wonderwall. A me non fregava un cacchio che Robbie Williams e gli Oasis si odiavano. Io amavo entrambi e questa canzone è una delle tante che mi ha permesso di avvicinarmi all'inglese perché io DOVEVO sapere cosa dicevano e dovevo cantarlo insieme a loro.

9. NIRVANA - Smells like Teen Spirit. Dio, Quell'Intro .... ogni volta che lo sento mi mette i brividi. Dalla prima volta che ho sentito questa canzone ho cominciato a vedere la batteria come lo strumento più figo del mondo. Peccato che sia difficilissimo suonarlo. E sicuro come l'oro che come lo suona Dave è davvero una bomba!!! Solo che ancora non sapevo che lui era Dave. :-)

8. ALANIS MORISSETTES - Ironic. In mezzo a tante fighe minorenni che muovevano culi e tette a tempo di musica c'era lei. E c'era lei con "Jagged little Pill" che è un uno degli album più meravigliosi di sempre. E io, dodicenne, l'ascoltavo curiosa. Pensavo a come avrei voluto cantare in quel modo. Alanis mi trasmetteva libertà. Mi faceva sentire libera. E mi sentivo bene con lei nelle mie orecchie.

7. MICHAEL JACKSON - Black or White. Asia ha ora 7 anni e non fa altro che parlare di lui. Non so come fa a conoscerlo e dove lo ha sentito ma tutto ciò mi rende molto orgogliosa. Michael non è mai entrato totalmente nella mia vita, ma ha fatto solo da contorno. Entrava in punta di piedi, ma quando entrava mi scatenava lo stomaco. Questa canzone è quella che ricordo di più di quei tempi, Ero davvero piccolissima, però come mi faceva muovere il culo quando la sentivo!!!

8. FOO FIGHTERS - Learn to fly. Li ho "conosciuti" con questa canzone. Prima non me li filavo proprio, poi non sono più riuscita a farne a meno. Li adoravo. Li adoro. Li adorerò sempre.

6. DESTINY'S CHILD- Say my name. L'R&B di allora era pazzesco. E loro erano una bomba. Erano una Girlband, sì, ma quello che facevano loro era venti scalini sopra a tutto quello che si era sentito dalle altre. Delle voci pazzesche calibrate perfettamente. E quei suoni lì, mi facevano andare su di giri. Forse l'R&B è il genere a cui mi sono più avvicinata in quegli anni. 

5. LAURYN HILL - Doo Wop (That Thing). Che voce ragazzi! Mi sono accostata al rap afroamericano con lei. Peccato che lei sapesse fare cose oltre al rap che .....'sti cazzi!!!

4. MARIAH CAREY - Hero. Ho scelto questo brano perché "Hero" è la mia canzone. E' quella che ascolto quando sto male, quando ho bisogno di pace. Ma Mariah mi ha accompagnata nella mia lunga corsa verso l'essere adulta. Il suo Greatest Hits l'ho consumato a furia di ascoltarlo.

3. MADONNA - Vogue. Oh, io l'ho sempre odiata. Mi stava e mi sta tutt'ora sul cazzo, ma oh ... Vogue mi ha fatto cantare e ballare tantissimo. Il video era pazzesco e io lo guardavo come si guarda un Supereroe mentre combatte contro i cattivi ... a bocca aperta.

2. R.E.M. - Losing my religion. Questo pezzo non ha bisogno di parole. E' una canzone che ti lascia sazio dopo averla ascoltata.

1. GEORGE MICHAEL & ELTON JOHN - Don't let the sun go down on me.
La canzone era datata ma questa versione in duetto degli anni '90 mi ha tolto il fiato. Loro due hanno sempre detto cose che avrei sempre voluto dire io e non ci sono mai riuscita.

E che mi dite di voi?
Quale canzone degli anni '90 vi descrive?
:-)